Lilly annuncia i dati aggiornati dello studio di fase 3 “monarchE” su abemaciclib,
presentati al SABCS e pubblicati su The Lancet Oncology

Tumore al seno in fase precoce, cresce il beneficio per le pazienti
Rischio di sviluppare malattia invasiva ridotto del 33%

All’ultimo aggiornamento il beneficio in adiuvante di abemaciclib in combinazione con la terapia endocrina continua ad aumentare, dimostrando un miglioramento nei tassi di sopravvivenza libera da malattia invasiva (IDFS) e di sopravvivenza libera da recidiva a distanza (DRFS), rispettivamente pari al 85,8% e 88,4% a quattro anni, in pazienti con carcinoma mammario in fase precoce HR+, HER2-, con linfonodi positivi, ad alto rischio.

San Antonio (Texas), mercoledì 7 dicembre 2022 – Eli Lilly and Company (NYSE: LLY) ha annunciato oggi i risultati aggiornati dello studio di Fase 3 monarchE su abemaciclib in adiuvante in combinazione con la terapia endocrina standard (ET) per il trattamento del carcinoma mammario in fase precoce ad alto rischio (EBC) positivo al recettore ormonale (HR+), negativo al recettore 2 del fattore di crescita epidermico umano (HER2-) e con linfonodi positivi. Questi dati sono stati presentati oggi al San Antonio Breast Cancer Symposium (SABCS) e contemporaneamente pubblicati su The Lancet Oncology. I risultati aggiornati derivano da un'analisi che riflette un periodo di osservazione mediano di 3,5 anni nel quale tutte le pazienti hanno completato o interrotto il periodo di trattamento previsto di due anni con abemaciclib. Secondo i dati, il rischio di sviluppare una malattia invasiva è risultato ridotto del 33,6%. Il tasso di sopravvivenza libera da malattia invasiva (IDFS) a quattro anni è stato dell'85,8% per i pazienti trattati con abemaciclib più ET rispetto al 79,4% per i pazienti trattati con la sola ET, con una differenza assoluta del 6,4% (rispetto al 2,8% a due anni). L’aggiunta di Abemaciclib in adiuvante ha anche ridotto il rischio di sviluppare una malattia metastatica del 34,1%. Il tasso di sopravvivenza libera da malattia a distanza (DRFS) a quattro anni è stato pari al 88,4% per i pazienti trattati con abemaciclib più ET rispetto all'82,5% dei pazienti trattati con sola ET, con una differenza assoluta del 5,9% (rispetto al 2,5% a due anni). Questi benefici sono stati descritti in tutti i sottogruppi, indipendentemente dalla percentuale di espressione del marcatore di proliferazione cellulare Ki-67. Sebbene i dati sulla sopravvivenza globale (OS) non siano ancora maturi, nel braccio abemaciclib con ET sono stati osservati meno decessi rispetto al braccio di monoterapia con ET. I risultati complessivi di sicurezza sono coerenti con il profilo consolidato di abemaciclib.

“Questi dati vanno a confermare il profilo di efficacia e di sicurezza della molecola. Il continuo rafforzamento del beneficio di abemaciclib in fase adiuvante a quattro anni sottolinea ulteriormente l'importanza potenziale di questi dati per le donne e gli uomini affetti da carcinoma mammario precoce HR+, HER2-, linfonodo-positivo e ad alto rischio”, ha dichiarato Valentina Guarneri, professoressa ordinaria di Oncologia Medica, Direttore Unità Operativa Complessa di Oncologia 2, Istituto Oncologico Veneto IRCCS.

“I risultati dello studio clinico monarchE, confermati da questa nuova analisi presentata al più importante congresso mondiale sul tumore del seno, sono di estrema rilevanza clinica sia per l’entità del beneficio indotto da abemaciclib, sia perché questo beneficio riguarda le pazienti con tumore che, pur nelle fasi iniziali, risulta a più alto rischio di ricaduta dopo l’intervento”, ha aggiunto Lucia Del Mastro, Professoressa di Oncologia dell’Università di Genova e direttore della Clinica di Oncologia Medica dell’Ospedale Policlinico San Martino.

Lo studio monarchE (N=5.637) ha incluso donne e uomini con tumore del seno HR+, HER2-, linfonodo-positivi e con un alto rischio di recidiva. La popolazione candidata al trattamento (intention-to-treat, ITT) comprendeva i pazienti arruolati sia nella Coorte 1 che nella Coorte 2, con la Coorte 1 (N=5.120) che rappresentava il 91% di tutti i pazienti arruolati. La Coorte 1 ha arruolato pazienti in base a specifici fattori clinico-patologici (≥4 linfonodi ascellari [ALN] positivi, o 1-3 ALN positivi e malattia di grado 3 o dimensioni del tumore ≥5 cm). La coorte 2 ha arruolato pazienti con 1-3 ALN positivi ed espressione del Ki-67 determinata centralmente ≥20% (definito nello studio come "Ki-67 alto"). Il Ki-67 è un marcatore della proliferazione cellulare. I dati presentati al SABCS comprendono anche i risultati della popolazione della Coorte 1 (approvata da EMA).

Anche per quanto riguarda i dati sulla sopravvivenza (OS), i numeri sono confortanti: sono stati osservati meno decessi nel braccio abemaciclib con ET (157 [5,6%]) rispetto al braccio di monoterapia con ET (173 [6,1%]). Nel braccio abemaciclib con ET si è verificato un minor numero di decessi per tumore al seno rispetto al braccio di sola ET, 117 (4,2%) contro 138 (4,9%). Quasi il doppio dei pazienti nel braccio di controllo ha sviluppato e vive con malattia metastatica rispetto a quelli che hanno ricevuto abemaciclib. Il follow-up è in corso fino alla valutazione finale della OS.

Come precedentemente pubblicato sul Journal of Clinical Oncology e successivamente aggiornato su Annals of Oncology, lo studio monarchE ha raggiunto l'endpoint primario registrando un miglioramento statisticamente significativo dell'IDFS nella popolazione ITT per i pazienti trattati in adiuvante con abemaciclib più ET rispetto a quelli trattati con sola ET. In accordo con le linee guida, l'IDFS è stata definita come il periodo di tempo che intercorre prima che si verifichi una recidiva del tumore, che si sviluppi un nuovo tumore o che si verifichi il decesso. Il 1° Aprile 2022, EMA ha approvato abemaciclib in associazione alla terapia endocrina per il trattamento adiuvante di pazienti adulti con carcinoma mammario in fase iniziale, HR, HER2-, linfonodo-positivo, ad alto rischio di recidiva secondo i criteri della coorte 1 dello studio in oggetto.

Gli eventi avversi (AE) più frequentemente descritti nel braccio abemaciclib sono stati diarrea, neutropenia e affaticamento; artralgia, vampate di calore e affaticamento nel braccio di controllo; gli AE di grado 3-4 più comuni sono stati neutropenia, leucopenia e diarrea nel braccio con abemaciclib e artralgia, neutropenia e aumento delle ALT nel braccio di sola ET.

Ufficio stampa Lilly
Sara Amori
Associate Director - Communication & Advocacy
Eli Lilly Italia S.p.A.
+39-055-4257196 (ufficio) | +39 3355951632 (mobile)

Ufficio stampa Health Media
Carlo Buffoli (+39.3496355598)
Gino Di Mare (+39.339.8054110)

BACKGROUND

About the monarchE Study
monarchE is a global, randomized, open-label, two cohort, multicenter Phase 3 study in adult women and men with HR+ HER2-, node-positive resected EBC with clinical and pathological features consistent with a high risk of disease recurrence. A total of 5,637 patients were randomized (1:1) to receive two years of Verzenio 150 mg twice daily plus physician’s choice of standard endocrine therapy, or standard endocrine therapy alone. Patients in both treatment arms were instructed to continue to receive adjuvant endocrine therapy for up to 5-10 years as recommended by their clinician. Cohort 1 enrolled patients with ≥4 positive axillary lymph nodes (ALN), or 1-3 positive ALN and either Grade 3 disease or tumor size ≥5 cm. Cohort 2 enrolled patients with 1-3 positive ALN and centrally determined Ki-67 score of ≥20%. The primary endpoint was IDFS in the ITT population (Cohorts 1 & 2). Consistent with expert guidelines, IDFS was defined as the length of time before breast cancer comes back, any new cancer develops, or death. Secondary endpoints were IDFS in patients with high Ki-67 score (in the ITT population and in the Cohort 1 population), DRFS, overall survival, and safety.2,3

About Early Breast Cancer and Risk of Recurrence
It is estimated that 90 percent of all breast cancers are detected at an early stage. Although the prognosis for HR+ HER2- EBC is generally positive, 20 percent of patients will experience recurrence potentially to incurable metastatic disease. Risk of recurrence is greatest within the initial two to three years post-diagnosis, particularly in patients with node-positive, high risk EBC. Factors associated with high risk of recurrence include: positive nodal status, large tumor size (≥5 cm), high tumor grade (Grade 3), and high rate of cellular proliferation [Ki-67 score (≥20%)].3

Node-positive means that cancer cells from the tumor in the breast have been found in the lymph nodes in the armpit area. Although the breast cancer is removed through surgery, the presence of cancer cells in the lymph nodes signifies that there is a higher chance of the cancer returning and spreading.

About Breast Cancer
Breast cancer has now surpassed lung cancer as the most commonly diagnosed cancer worldwide, according to GLOBOCAN. The estimated 2.3 million new cases indicate that 1 in every 8 cancers diagnosed in 2020 is breast cancer. With approximately 685,000 deaths in 2020, breast cancer is the fifth-leading cause of cancer death worldwide. In the U.S., it is estimated that there will be 287,850 new cases of breast cancer in 2021.

Approximately 70 percent of all breast cancers are of the HR+ HER2- subtype.

INDICATIONS FOR VERZENIO®
Verzenio® (abemaciclib) in combination with endocrine therapy (ET) is indicated for the adjuvant treatment of adult patients with hormone receptor-positive (HR+), human epidermal growth factor receptor 2-negative (HER2-), node-positive, early breast cancer (EBC) at high risk of recurrence and a Ki-67 score of ≥20%, as determined by a U.S. Food and Drug Administration (FDA)-approved test.

Verzenio is also indicated for the treatment of HR+, HER2- advanced or metastatic breast cancer:
• In combination with ET (tamoxifen or an aromatase inhibitor) for the adjuvant treatment of adult patients with HR+, HER2-, node-positive, EBC at high risk of recurrence and a Ki-67 score ≥20% as determined by an FDA-approved test
• In combination with an aromatase inhibitor as initial ET for the treatment of postmenopausal women, and men, with HR+, HER2- advanced or metastatic breast cancer
• In combination with fulvestrant for the treatment of adult patients with HR+, HER2- advanced or metastatic breast cancer with disease progression following ET
• As monotherapy for the treatment of adult patients with HR+, HER2- advanced or metastatic breast cancer with disease progression following ET and prior chemotherapy in the metastatic setting


I Early Breast Cancer Trialists' Collaborative Group (EBCTCG). Effects of chemotherapy and hormonal therapy for early breast cancer on recurrence and 15-year survival: an overview of the randomised trials. Lancet. 2005;365(9472):1687-1717. doi: 10.1016/S0140-6736(05)66544-0.
II Cheng L, Swartz MD, Zhao H, et al. Hazard of recurrence among women after primary breast cancer treatment--a 10-year follow-up using data from SEER-Medicare. Cancer Epidemiol Biomarkers Prev. 2012;21:800-809.
III Sung H, Ferlay J, Siegel RL, et al. Global cancer statistics 2020: GLOBOCAN estimates of incidence and mortality worldwide for 36 cancers in 185 countries. CA Cancer J Clin. 2021;71(3):209-249
IV American Cancer Society. Cancer Statistics Center. http://cancerstatisticscenter.cancer.org. Accessed December 4, 2022.
V National Cancer Institute, SEER. Cancer Stat Facts: Female Breast Cancer. https://seer.cancer.gov/statfacts/html/breast.html. Accessed December 4, 2022.